Dalle plastiche alla legge
SalvaMare, dalla blue economy all'approccio della generazione Z,
ambasciatrice di una "nativa" sensibilità ambientale. E ancora,
dalla logistica portuale alle sfide della Valle dell'Idrogeno,
fino alle azioni messe in campo dalle aziende per sostenere
l'ambiente e proteggerlo. Sono i temi al centro del Barcolana
Sea Summit, in programma dal 5 al 7 ottobre a Trieste
nell'ambito di Barcolana54 presented by Generali. L'evento,
promosso dalla società velica di Barcola e Grignano (Svbg), è
co-organizzato con la Regione Friuli Venezia Giulia in attesa
degli Stati generali della sostenibilità dell'Alto Adriatico e
dell'Europa centrale.
Obiettivo del summit, presentato oggi, è affrontare il tema
della sostenibilità complessa e la necessità di un approccio
integrato capace di affrontarla. Per l'occasione, hanno spiegato
i promotori, sarà realizzato un laboratorio di tecnici,
scienziati, politici, comunicatori e aziende, giovani e
cittadini "pronti a fare squadra per proteggere insieme
l'Adriatico". "Ogni cittadino è chiamato a fare la propria parte
- ha osservato il presidente della Svbg Mitja Gialuz - ma questo
deve inserirsi in una strategia globale guidata dalla scienza.
Serve una nuova forte alleanza tra pubblico e provato e
generazionale".
"Lo spirito della Barcolana, la condivisione dello stesso
mare da parte di imbarcazioni di varie categorie, il rispetto di
questo elemento, sono tra i principi che ci hanno portato a
voler condividere con Slovenia, Croazia, Carinzia, Veneto ed
Emilia Romagna le nostre politiche ambientali, confrontandoci e
collaborando", ha affermato l'assessore regionale alla Difesa
ambientale, Fabio Scoccimarro. "Per raggiungere gli obiettivi
del green deal europeo con almeno 5 anni di anticipo rispetto al
2050 dobbiamo collaborare con l'intera area dell'Alto Adriatico
e dell'Europa centrale".
Tra i relatori attesi Umberto Galimberti, Piergiorgio
Odifreddi, Enrico Galliano e tecnici di Osmer, Arpa, Ogs e
Università di Trieste. Sarà inoltre presentato il progetto
Namirs, con Ince, per pianificare una risposta transfrontaliera
contro l'inquinamento marino nel Mare Adriatico settentrionale
in caso di incidenti in mare e terra.
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