"Con le dovute cautele rispetto
agli orari di messa in onda per proteggere i bambini, io sono
favorevole all'idea di mostrare tutto, per una semplice ragione:
quelle cose esistono". Lo ha detto la reporter Francesca
Mannocchi a Pordenonelegge in riferimento alla divulgazione di
immagini forti riguardante i conflitti armati.
"I corpi spappolati da una bomba in pieno pomeriggio davanti
a un centro commerciale esistono, ed è giusto che li veda anche
chi è distante migliaia di chilometri. Come per molti aspetti
della vita, non è il 'cosa' ma il 'come' a contare: mostrare
queste immagini violente senza contesto per generare
indignazione non serve a nulla. Mostrarla spiegando perché è
accaduta, al contrario, non è solo utile ma anche necessario.
Senza le foto dei detenuti del carcere di Abu Ghraib, ad
esempio, non avremmo avuto la stessa percezione della guerra in
Iraq e degli abusi degli statunitensi".
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