"Discutere da un lato le nuove
frontiere che scienza ha di fronte come innovazione, ma anche
dei limiti etici e strutturali che la comunità scientifica deve
tenere in considerazione. La pandemia ha avuto un ruolo
fondamentale nel far capire a tutti di come la scienza e la
ricerca non siano qualcosa per pochi appassionati ma sia
fondamentale nella nostra esistenza. Per questo abbiamo scelto
il titolo "I confini della scienza. Innovazione e ricerca:
limiti etici e nuove frontiere". Lo spiega Antonio Maconi,
direttore della rassegna scientifica Trieste Next, la cui XI
edizione si svolgerà dal 22 al 24 Settembre.
Gli argomenti, riepiloga Maconi, "in linea con gli impegni
precedenti, sono approfondimenti su temi attuali, come energia,
emergenza idrica, clima, frontiere della medicina, rapporto
uomo-AI, nuove frontiere dello spazio". Insomma, temi che "anni
fa erano lontani dal pensiero pubblico e invece quest'anno sono
questioni di cui si parla ogni giorno, in termini se non
emergenziali, sicuramente prioritari", segnala Maconi.
Il rapporto con i giovani: "Trieste Next
è per i giovani, è aperta a tutti ovviamente ma il tema è sulle
nuove generazioni perché parliamo del loro futuro". E i giovani
sono anche materialmente impegnati: ai 200 volontari
dell'Università di Trieste aggiungo 400 ricercatori e studenti
provenienti da tutta Europa, sono 400 ambasciatori che
porteranno in giro i contenuti della rassegna, che per la prima
volta è in italiano e in inglese. Maconi segnala anche
"appuntamenti interamente dedicati alle scuole, dalle elementari
in su e 141 attività diverse in calendario solo per medie
superiori, e sono tutte esaurite".
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