"Francamente non sono preoccupato:
Putin mi ricorda talvolta Saddam, mi sembra patetico. Ciò che ha
ottenuto con questa guerra è stato dimostrare che le sue armi
non valgono niente". Ne è convinto Riccardo Illy, presidente del
Polo del Gusto, in una intervista all'ANSA in occasione della
apertura del primo negozio monomarca Domori (capogruppo del
Polo), sulla strada, a Torino, primo di nuovi punti di vendita.
"Basta un drone turco per far fuori un carro armato di ultima
generazione russo. Per non parlare dei missili, imprecisi, che
non scoppiano e colpiscono ospedali, scuole, forse per sbaglio.
Mi sembra il canto del cigno - ha proseguito Illy - Sa benissimo
che se lanciasse una atomica, qualche minuto dopo gliene
arriverebbe una sulla testa".
Tra qualche nuova acquisizione, il PdG cresce e dovrebbe
rispettare le previsioni di budget a fine anno nonostante una
lieve frenata nel terzo trimestre.
Sulla crisi energetica l'imprenditore critica la politica del
'not in my backyard' adottata da coloro, come sindaci che non
intendono ospitare rigassificatori sul proprio territorio. "Non
sono pericolosi e sono installati su navi, al largo o in rada,
nella baia di Tokyo ce ne sono forse sette". L'auspicio è che "a
breve termine si posizionino i rigassificatori che Snam ha
acquisito, sono stati bravissimi, e si allaccino i gasdotti con
Portogallo e Spagna Paesi in eccedenza di rigassificazione".
Alla connessione mancherebbero soltanto pochi chilometri. "Le
fonti rinnovabili vinceranno nel tempo, ma ora siamo in una
situazione di emergenza non possono vincere gli egoismi".
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