Attenzione all'attualità, alle
nuove generazioni e al teatro emergente, soprattutto agli
incroci tra codici espressivi che caratterizzano le ultime
produzioni internazionali ma fanno fatica a trovare spazio in
Italia. Questi gli aspetti su cui intende focalizzarsi Massimo
Navone, nuovo direttore artistico del Teatro Miela Bonawentura
di Trieste, presentato oggi in una conferenza stampa.
"Vogliamo offrire i nostri spazi a realtà emergenti e
marginali e diventare un punto di riferimento per chi ha voglia
di fare qualcosa di nuovo nel mondo giovanile. Tutto ciò ci ha
portato a pensare che Massimo Navona, per la sua storia, fosse
la persona più adatta per la direzione artistica", ha commentato
il presidente della Cooperativa Bonawentura, Enzo D'Antona.
Navone è un regista e autore teatrale, radiofonico e
televisivo, specializzato in formazione teatrale e per un
decennio direttore della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di
Milano. Nei suoi quarant'anni di carriera ha diretto un
centinaio di spettacoli collaborando con attori di diverse
generazioni. Ha un lungo rapporto con il territorio del Friuli
Venezia Giulia: ad esempio, ha iniziato la sua carriera al Css
di Udine. La collaborazione con il Miela si è intensificata a
partire dal 2016.
"Abbiamo resistito a un periodo tra i più complicati e
problematici per la storia del teatro. Penso che ora sia
importante recuperare il teatro come luogo di confronto,
inclusione, riflessione sull'attualità e partecipazione", ha
affermato Navone.
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