E' stata disposta dal giudice per le
indagini preliminari del tribunale di Udine l'archiviazione per
cinque dei dieci indagati coinvolti nell'inchiesta sul caso
delle mense scolastiche a Udine, scoppiato nel luglio 2021 dopo
alcune denunce sulla scarsa qualità dei pasti, servizio allora
erogato dalla società Ep, finita nel mirino degli investigatori
per l'ipotesi di frode in pubbliche forniture sugli appalti. Tra
le archiviazioni disposte nel decreto firmato dal gip di Udine
Emanuele Lazzaro, quella per l'allora assessore comunale
all'Istruzione Elisa Asia Battaglia, la quale, a seguito del suo
coinvolgimento ("come atto dovuto", disse allora) nelle indagini
coordinate dalla Procura della Repubblica di Udine, decise di
fare un passo indietro e dimettersi. Lo ha riferito oggi il
Comune di Udine, nel corso di un incontro a cui hanno preso
parte il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, e la stessa
Battaglia, accompagnata dalla sua legale Teresa Dennetta.
"La notizia ci riempie di serenità - ha commentato il
sindaco Fontanini - ci siamo sempre detti con convinzione parte
lesa dall'operato di questa ditta che ha fornito il servizio in
modo non corretto, e ci costituiamo parte civile per chiedere i
danni".
E' stata la pm Elisa Calligaris, titolare dell'inchiesta, a
presentare al Gip la richiesta di archiviazione, che riguarda
anche due dipendenti della ditta Ep e altre due del Comune di
Udine Silvia Scafani, dirigente dei Servizi educativi e
Valentina Avignone, responsabile dell'Ufficio ristorazione.
Rinviati a giudizio gli altri indagati, tra cui Michele Candido,
tecnologo alimentare, mentre il procedimento andrà avanti per i
vertici della ditta Ep, alla quale il Comune di Udine aveva
revocato l'assegnazione del servizio di refezione scolastica.
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