E' stato siglato oggi, all'Unione
Industriali di Roma con Fim, Fiom e Uilm nazionali, il nuovo
contratto Integrativo aziendale. Il documento ha una durata di 4
anni (dal primo gennaio prossimo al 31 dicembre 2026) e sarà
applicato a oltre 8.500 persone. Il nuovo accordo è fortemente
caratterizzato da relazioni industriali sempre più partecipative
e orientate ad un sempre maggiore coinvolgimento dei dipendenti
nella vita aziendale. Viene creato un Organismo di
Partecipazione a cui verranno illustrati dall'azienda, a valle
dell'Assemblea degli azionisti, i risultati economico finanziari
e le iniziative del Piano di sostenibilità.
Il rafforzamento del sistema delle informazioni e del
coinvolgimento è indispensabile per affrontare il futuro in un
contesto di grande complessità contraddistinto dalle tensioni
sui prezzi, su materie prime, energia e dal conflitto e segna il
passaggio da un approccio rivendicativo a relazioni di
partecipazione.
"Elemento qualificante" sono definiti la conciliazione
vita/lavoro delle persone e "capitolo Diversità e Inclusione".
Sono riconosciuti permessi retribuiti per l'inserimento dei
figli al nido e scuole materne, per l'assistenza ai genitori
anziani e l'allungamento del periodo di comporto del 50% per
gravi patologie. Novità è la stipula di coperture assicurative
aziendali in favore dei dipendenti in caso di inabilità agli
atti fondamentali della vita quotidiana (long term care) e in
caso di invalidità permanente superiore all'80% per malattia o
infortuni extraprofessionali. Figurano nel contratto anche
formazione e rafforzamento delle competenze, digitalizzazione e
transizione ecologica. "Centrale" anche la collaborazione a
prevenzione, sicurezza e tutela dell'ambiente di lavoro.
L'accordo definisce un graduale aumento del Premio di
Risultato fino a un massimo di 720 euro a fine del periodo di
vigenza, confermando il riferimento a efficienza produttiva e
redditività aziendale "a cui si affiancano innovativi indicatori
di Sostenibilità" (una novità del Premio di Risultato).
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