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Daniel Oren, regie orrende in giro per il mondo

Daniel Oren, regie orrende in giro per il mondo

Maestro impietoso contro Otello all'estero. Zeffirelli un genio

TRIESTE, 28 ottobre 2022, 16:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Si vedono cose orrende in giro, pochi registi amano i cantanti e questo è un grande guaio. Se vedete cosa succede fuori dell'Italia e anche in Italia, troverete il gusto dell'orrore. Non posso sopportarlo". Il maestro Daniel Oren è categorico sulle regie dell'Otello e anche di altre opere in giro per il mondo. Lo fa alla vigilia del "suo" Otello che debutterà il 4 novembre al Teatro Verdi di Trieste, inaugurando così la stagione lirica.
    Invece, a suo dire, la regia di Giulio Ciabatti è buona: con lui "condividiamo l'amore per la musica, siamo entrambi drogati di teatro. Questo allestimento non va finalmente contro il compositore, contro Verdi, ma è fatto con gusto, con estetica".
    Secondo il maestro, questo fenomeno avviene perché "si sta cercando di trovare strade nuove, ma non si riesce a trovarle oppure perché i registi non amano la musica, non amano Verdi, non amano Puccini e vogliono essere loro i protagonisti, vogliono essere loro il dio, invece il dio è stato e rimane Verdi".
    Invece, "un vero genio è stato Zeffirelli e io ho avuto la fortuna di lavorare con lui".
   

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