L'Oms si attende presto nuove
pandemie: bisognerà dare una risposta rapida. Per questo uno dei
due progetti dell'ente nazionale di ricerca Area Science Park
che ha vinto i fondi del Pnrr per infrastrutture di ricerca è
sulla prevenzione di epidemie (Area è capofila); l'altro è su
nuovi materiali. Il finanziamento complessivo è di 75 milioni
(46,3 gestiti direttamente).
Il primo progetto, spiega la presidente di Area, Caterina
Petrillo, prevede la "realizzazione di un'infrastruttura,
altamente specializzata, che metta in rete laboratori già
esistenti, potenziandoli per garantire unicità di servizi a
ricerca e sistema imprenditoriale".
Dei 41 milioni finanziati, il 60% sarà investito nei due
campus di Padriciano e Basovizza; il 40% andrà "ai partner
storici: Università di Salerno, del Salento e, Federico II, con
cui abbiamo forti e sperimentate collaborazioni. I fondi Pnrr
durano 30 mesi". Sarà costruita una nuova camera di
biocontenimento di massima sicurezza "in cui i ricercatori Icgeb
studieranno i virus e li manipoleranno rendendoli inoffensivi.
Poi, nei nostri laboratori li sequenzieremo; infine verranno
analizzati con strumenti di Elettra e CNR. Acquisteremo,
installeremo e manterremmo per i successivi dieci anni nuove
apparecchiature mettendole a disposizione di ricercatori e
imprenditori, portando grande valore aggiunto al Fvg".
Un'infrastruttura internazionale aperta anche ad aziende
diagnostiche e farmaceutiche con accesso gratuito per chi renda
pubblici i dati; a pagamento per la ricerca proprietaria. Al Sud
sarà implementato il laboratorio di spettrometria di massa che
studia gli aggregati dei virus, per approfondire aspetti
dell'interazione virus-organismo umano. Si comincerà il 1
dicembre.
L'altro progetto - Cnr-Istituto Officina dei Materiali
(capofila), Politecnico Milano, UniMilano - è su studio e
sviluppo di nuovi materiali per elettronica ed energia, idrogeno
(stoccaggio e trasporto); fondi per 5,3mln solo ad Area.
"I due progetti prevedono 36 assunzioni a tempo determinato
con possibile proroga - spiega la d.g. di Area, Anna Sirica -
per ricercatori, tecnologi, tecnici amministrativi di cui il 40%
donne".
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