L'omaggio che il Teatro Verdi di
Pordenone dedica a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della
nascita, si tinge delle note, delle voci e delle visioni di
un'originale opera firmata dal compositore di fama
internazionale Stefano Gervasoni. L'inedita Cantata "In nomine
PPP", che debutta in prima mondiale giovedì 17 novembre (ore
20.30) al Teatro pordenonese, unisce elementi di musica
elettronica, voci, contributi multimediali e proiezioni video
firmate da Paolo Pachini.
Un'opera per 8 voci e 16 musicisti che mette in musica una
selezione di poesie e scritti - ad opera del musicologo Roberto
Calabretto - con particolare riferimento al ruolo
politico-culturale di Pasolini tra gli anni '60 e '70, dove
l'intellettuale e regista affrontava il tema dell'ancestralità e
della sopravvivenza nel mondo moderno, fino al disincanto e alla
disillusione degli anni Settanta. La composizione è in aperto
dialogo con la storia: la musica del più grande compositore del
Quattrocento, Josquin Desprez, viene qui immersa nelle sonorità
di Gervasoni, mentre la drammaturgia video unifica l'opera in
uno straordinario rapporto tra musica e immagine.
L'evento - commissionato da Phace & Wien Modern, in
collaborazione con Fondazione I Teatri Reggio Emilia e Teatro
Verdi Pordenone - approfondisce ulteriormente il pensiero
musicale di Pasolini, che riconosce a musica e suoni annidati
nella parola la capacità di oltrepassare i confini visibili del
reale.
Entra nella Cantata anche un "omaggio nell'omaggio", dedicato
all'amico di Pasolini, il poeta gradese, Biagio Marin e al suo
componimento El critoleo del corpo fracassao, scritto per la
tragica morte del poeta.
Sul palco l'Ensemble vocale Company of Music, l'Ensemble
strumentale Ensemble Phace: la direzione musicale è firmata da
Nacho de Paz mentre la concertazione vocale è a cura di Johannes
Hiemetsberger.
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