In 10 anni sono stati raggiunti
10.000 studenti attraverso più di 300 attività in almeno 50
paesi. E oggi "stiamo lavorando per portare il programma anche
in altri paesi così da poter raggiungere sempre più persone" e
realtà "in cui la formazione scientifica di alto livello non è
disponibile". In particolare, "l'area che vogliamo raggiungere
ora è l'Africa Centrale. Contatti sono già stati avviati ad
esempio in Ruanda". Lo ha affermato oggi a Trieste Kate Shaw,
che assieme a Bobby Acharya, dieci anni fa ha avviato Physics
Without Frontiers (PWF), il principale programma di outreach
dell'Ictp, rivolto agli studenti universitari dei paesi
svantaggiati.
Il 10/o anniversario è stato celebrato con una serie di
tavole rotonde e casi di studio nella sede del Centro di fisica
teorica, in collegamento streaming con altri paesi. Il programma
- spiega l'Ictp - è composto da una rete internazionale di
istruttori e volontari, con lo scopo comune di colmare alcune
carenze dell'educazione scientifica in paesi e regioni in via di
sviluppo. Acharya e Shaw, entrambi fisici delle particelle
dell'Ictp e membri dell'esperimento Atlas del Cern, sono ancora
oggi alla guida di PWF, che organizza attività educative e
formative come corsi universitari, workshop o roadshow,
lavorando a stretto contatto con scienziati volontari locali per
adattare le attività alle esigenze di ogni paese ed eliminare il
divario educativo. A oggi circa 300 studenti coinvolti nel
programma hanno continuato i loro studi scientifici a livello di
master e dottorato.
"Mi piacerebbe puntare sui punti di forza del programma per
raggiungere più regioni e più comunità in cui le attività del
PWF possano avere un impatto", ha spiegato Acharya. "Con la
crescita della rete internazionale di partecipanti e volontari
PWF, crescerà anche il suo impatto globale. Idealmente, la
comunità scientifica dovrebbe essere altamente diversificata,
rispecchiando la varietà della stessa popolazione umana
globale".
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