Programmazione delle strategie per
rendere la Capitale europea della Cultura 2025 un volano per lo
sviluppo del goriziano e della regione, coinvolgendo i privati,
e un focus sui giovani. Sono alcuni degli spunti condivisi dagli
assessori Sergio Emidio Bini (Attività produttive e Turismo),
Tiziana Gibelli (Cultura) e Barbara Zilli (Finanze) alla
presentazione del Masterplan della Cciaa VG sulla ricettività
turistica nel goriziano.
Il report analizza l'andamento di domanda e offerta
turistica, giudizi dei visitatori, accessibilità e mobilità
urbana, esperienza di altre Capitali della Cultura, scenari e
proposte in vista di Go! 2025.
Dallo studio è emersa l'opportunità di crescita e sviluppo
del territorio anche dopo la manifestazione con strategie
apposite. Su questo si è soffermato Bini, per il quale Go! 2025
può essere "una start up per il futuro. Il Masterplan è una foto
utile per definire le linee di intervento, prevedere un'offerta
ricettiva e una proposta di prodotti turistici adeguata. In
questi 5 anni la Regione ha sostenuto il turismo con
stanziamenti che dal 2018 a oggi sono cresciuti di oltre il 44%.
L'obiettivo è proseguire con la collaborazione tra Regione e
operatori per generare un turismo di ritorno a Gorizia e nel Fvg
oltre il 2025".
Gibelli ha sottolineato che "nel 2022 sono stati già
organizzati oltre 300 eventi a Gorizia. Gli eventi collaterali a
Go!2025 dovranno comprendere iniziative originali, che tengano
conto del calendario curato dal Gect (Gruppo europeo
cooperazione territoriale)". Si possono "superare i 2,5 milioni
di presenze; se siamo bravi, avvicinarci a 3 milioni".
Zilli ha ricordato che per il 2025 "sono già stati riservati
- tra fondi Pnrr, Por Fesr e risorse regionali - 60mln euro per
la riqualificazione di Borgo Castello, progetti di viabilità e
ciclabili, iniziative con il Bit book. Un finanziamento
strutturale che prevede il coinvolgimento dell'Ente
decentramento regionale (Edr) come ente di supporto
nell'attivazione degli investimenti territoriali. Per mettere le
risorse a vantaggio dei giovani, fondamentale è il ruolo delle
Università di Udine e Trieste".
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