A luglio la stima definitiva
dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività del
comune di Trieste ha registrato, a livello congiunturale, un
aumento dello 0,4% e, su luglio 2023, dell'1,7%. A Udine i
medesimi valori segnano rispettivamente +0,7% e +1,4%. Lo
rendono noto gli Uffici statistica dei due Comuni.
A Trieste in un mese sono aumentati in particolare i prezzi
di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3%), di
ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), di trasporti (+0,5%)
e di servizi ricettivi e di ristorazione (+0,4%). In calo invece
comunicazioni (-0,7%) e prodotti alimentari e bevande
analcoliche (-0,2%); restano invariati i prezzi di istruzione,
bevande alcoliche e tabacchi, abbigliamento e calzature. A
livello tendenziale, la voce abitazione, acqua, elettricità e
combustibili segna -0,8%. In calo anche il prezzo delle
comunicazioni (-4,7%), mentre tutte le altre voci subiscono un
rialzo. I rincari maggiori li registrano servizi ricettivi e di
ristorazione (+6,1%), istruzione (+3,4%), bevande alcoliche e
tabacchi (+2,4%) e ricreazione, spettacoli e cultura (+2,2%).
Per quanto riguarda Udine, a livello congiunturale i
principali rialzi li segnano i servizi ricettivi e di
ristorazione (+3,1%) e abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+3,1%). Invariate le voci istruzione e
abbigliamento e calzature. Nel periodo di riferimento sono
invece scesi i prezzi di comunicazioni (-0,7%), prodotti
alimentari e bevande analcoliche (-0,6%) e mobili e articoli e
servizi per la casa (-0,2%).
In un anno è calato, tra gli altri, il prezzo alle voci
comunicazioni (-4,7%), abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (-1,5%), prodotti alimentari e bevande analcoliche
(-0,5%). I maggiori rincari invece si registrano per servizi
ricettivi e di ristorazione (+5,1%), servizi sanitari e spese
per la salute (+2,5%) e istruzione (+2,4%).
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