(di Lorenzo Padovan)
L'Udinese vince, convince e torna
al, momentaneo, secondo posto in classifica con una vittoria
meritata ben oltre l'1-0 finale sul Lecce. I salentini non hanno
infatti mai tirato in porta e sono apparsi molli, spaesati, in
chiara difficoltà anche fisica di fronte ai friulani
straripanti.
Runjaic ha l'infermeria piena e deve rinunciare in extremis
anche a capitan Thauvin, scegliendo un 3-5-2 in cui Brenner
affianca bomber Lucca. L'ex Gotti, al primo ritorno in Friuli
dopo il sofferto esonero di tre anni fa, se la gioca a viso
aperto, con il tridente formato da Rebic, Dorgu e Krstovic. La
sfida è davvero internazionale: in rosa le due formazioni hanno
giocatori di 30 Paesi diversi e di 4 continenti, nei 22 titolari
sono rappresentate 16 diverse nazioni.
Partono forte i padroni di casa e al 4', sugli sviluppi di un
corner, prima Kabasele impegna Falcone da pochi passi, poi Lucca
spedisce la respinta sull'esterno della rete. Risponde il Lecce
all'11' con Dorgu che ha una prateria grazie a un disimpegno
sbagliato dei friulani, ma quando entra in area spreca altissimo
una ghiotta occasione. Al 31' Brenner perde una palla
sanguinosa, che lancia Krstovic a tu per tu con Okoye, ma Tourè
recupera in extremis. Sul rovesciamento di fronte, Kabasele
raccoglie un cross e spedisce di testa sulla traversa: la palla
torna in campo e Zemura, a non più di due metri dalla linea di
porta, spedisce alto il tapin, tra la disperazione e
l'incredulità del Bluenergy Stadium.
Al 40' il vantaggio dei friulani sembra cosa fatta: Zarraga
lascia partire un missile dal limite che Baschirotto devia
mettendo fuori causa Falcone, ma il pallone va a baciare il palo
appena sotto l'incrocio e torna docile tra le mani dell'estremo
difensore.
All'intervallo Runjaic lascia negli spogliatoi un impalpabile
Brenner, proponendo il tandem d'attacco pesante Davis-Lucca. La
mossa mette in difficoltà il Lecce: i due arieti tengono palla e
fanno salire la squadra. Al 6' proprio Davis è pericolosissimo:
rasoterra di Zemura che attraversa tutta l'area piccola, ma il
centravanti inglese non riesce a trovare la porta, rimpallato a
pochi passi dalla linea.
Gotti corre ai ripari e inserisce Pierotti per Rebic e Rafia
per Pierret, cercando di chiudere gli spazi e recuperare le
seconde palle sugli spioventi che servono il doppio centravanti
friulano. Tutto inutile: la pressione non cessa fino al
vantaggio. La rete dell'Udinese è un capolavoro: al 30' Ramadani
perde ingenuamente la palla al limite e deve stendere Kamara che
sta per entrare in area. Sulla punizione dai 22 metri, Zemura
estrae dal cilindro una conclusione alla Zico, che si insacca
all'incrocio, con Falcone che può solo fare da spettatore.
Gotti prova anche la carta Oudin per dare idee e fosforo a una
formazione che si è progressivamente spenta. Niente da fare, i
guanti di Okoye restano immacolati.
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