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'Dal Cpr Gradisca più rimpatri, ma il 68% sono verso Tunisia'

'Dal Cpr Gradisca più rimpatri, ma il 68% sono verso Tunisia'

Report di ActionAid, 'gestione Centro in proroga da 800 giorni'

TRIESTE, 25 ottobre 2024, 15:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dal Cpr di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) vengono effettuati "più rimpatri rispetto la media nazionale", ma nel 68% dei casi si tratta di cittadini tunisini.
    Lo rileva il report "Trattenuti 2024. Una radiografia del sistema detentivo per stranieri" di ActionAid e del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Bari.
    "Il centro di Gradisca d'Isonzo dall'apertura a fine 2023 sembra il tipico Cpr di frontiera con una permanenza media relativamente bassa e un'alta incidenza di rimpatri, a fronte di un numero ridotto di ingressi dal carcere - afferma Giuseppe Campesi dell'Università di Bari - il sistema nei fatti fa leva sul trattenimento in frontiera e si fonda sul solo accordo con la Tunisia, un paese tutt'altro che sicuro". Secondo il report, nel 2023 il Cpr ha registrato nell'ultimo giorno dell'anno 61 presenze e 857 ingressi di cui 464 cittadini tunisini (il 54% del totale degli ingressi). L'anno scorso il tempo di permanenza medio è stato di 37 giorni. La percentuale di rimpatri eseguiti è in media del 44,7% tra 2019 e 2023, più bassa della media nazionale del periodo, ma supera il 52% nel 2023. Il 68% (304) dei 446 rimpatriati nel 2023 è di nazionalità tunisina.
    "La gestione - aggiunge il report - è tuttora affidata alla Cooperativa sociale Ekene. Si contano più di 800 giorni di proroga tra 2021 e 2024". Nel 2023 il centro ha avuto un pro-capite pro-die di 37,31 euro, in linea con la media nazionale. Tra 2019 e 2023, il costo complessivo della struttura è stato di oltre 5 milioni, di cui il 15% spesi per costi di manutenzione straordinaria. Nel 2023 il Cpr è costato complessivamente un milione e mezzo. "Il relativamente basso costo annuo della struttura, pur in presenza di una capienza media elevata - conclude il report - è certamente da imputarsi all'incompletezza dei dati ricevuti dalla Prefettura".
   

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