Si terrà l'8 e il 9
novembre a Casarsa della Delizia (Pordenone) il convegno annuale
di studi organizzato dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini,
dedicato quest'anno alla figura di Nico Naldini (1929-2020).
Intitolato "Naldini e Pasolini", l'evento vuole indagare
l'opera autonoma di Naldini, poeta, narratore e biografo, noto
non solo come cugino di Pasolini, ma anche come intellettuale
indipendente capace di dare voce universale alla cultura
friulana e italiana. "Riscoprire Naldini come artista completo è
un atto dovuto alla nostra comunità", dichiara Marco Salvadori,
presidente del Centro Studi.
Curato da Francesco Zambon (Università di Trento), il
convegno ospita studiosi del Novecento italiano. Franco Zabagli,
del Gabinetto Vieusseux di Firenze, approfondirà i legami di
Naldini con intellettuali come Comisso e Penna. Philippe Di Meo,
scrittore e saggista, tratterà l'attività di Naldini come
biografo di Pasolini, mentre Anna Modena (Università di Pavia)
illustrerà l'aspetto lirico della sua opera, definendolo un
"poeta del ritratto". Elvio Guagnini (Università di Trieste)
concluderà la giornata con un'analisi delle memorie di Naldini.
La seconda giornata si focalizzerà sul rapporto con Pasolini,
sottolineando l'individualità di Naldini. Luciano De Giusti
(Università di Trieste) parlerà del legame con il cinema degli
anni '70, Caterina Furlan (Università di Udine) esplorerà i
rapporti di Naldini con lo scultore Ado Furlan e Nicola De Cilia
offrirà una riflessione sulla sua poetica più intima.
Il convegno si chiuderà con un intervento di Claudia Di Fonzo
(Università di Trento) sulla "fame d'amore" nei testi di Naldini
e con una tavola rotonda guidata dal giornalista Alessandro
Mezzena Lona.
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