La manifattura in provincia di Udine
nel terzo trimestre 2024 continua a mostrare segni di debolezza.
E' il quadro che emerge dall'elaborazione dei dati dell'indagine
dell'Ufficio Studi di Confindustria Udine su un campione
rappresentativo delle aziende associate (due terzi del totale
per numero addetti). I risultati sono stati resi noti oggi. Nel
3/o trimestre la produzione industriale in provincia di Udine è
diminuita dell'1,2% rispetto allo stesso periodo 2023 ed è
crollata dell'8,2% sul 2/o trimestre 2024.
Al calo tendenziale ha contribuito maggiormente la flessione
delle vendite in Italia: -5,6%, superiore a quelle all'estero
-2,3%. Dalle attese delle imprese non giungono segnali positivi:
il 63% ritiene che la produzione nei prossimi mesi resterà
stabile. Solo il 5% prevede crescita; il 32% aspetta una
contrazione. Gli ordini nel terzo trimestre sono in diminuzione
del 4,6% rispetto allo scorso anno. L'occupazione si mantiene
stabile, +0,3% sul 2/o trimestre.
Negativi i singoli comparti: meccanica -1,8% variazione
congiunturale , -1,6% tendenziale; siderurgia -11,6% e -0,2%;
legno e mobile -9,6% e -2,1%; alimentare e bevande -0,5% e
-2,1%; cartarie -16,0% e -7,6%; gomma e plastica 0% e -3%;
chimica -7,2% e -1,9%; materiali da costruzione -2,9% e -5,1%.
"I motivi dell'andamento riflessivo del manifatturiero
friulano sono molteplici - commenta il d.g. di Confindustria
Udine, Michele Nencioni - quindi è necessaria una visione, sia a
livello nazionale che regionale, in una coerente cornice europea
per il rilancio della competitività ispirata al Piano Draghi, di
chiara politica industriale per dare impulso deciso sugli
investimenti".
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