"Gli unici fondi tagliati rispetto
al 2024 sono quelli per gli sportelli sloveni nei Comuni in cui
è presente la minoranza slovena ed è stato fatto su proposta
dell'Unione Culturale Economica Slovena (Skgz). Spiace che
qualcuno continui a cercare di creare divisioni che hanno più a
che vedere con possibili tornaconti elettorali che con la
realtà, anche perché si tratta di contrapposizioni superate
dalla storia e dai fatti, anche se forse potranno dare a
qualcuno qualche voto in più. Ma se ciò accadrà sarà a scapito
di una comunità slovena che di queste logiche si è
abbondantemente stufata". Lo ha detto l'assessore regionale alle
Autonomie locali Pierpaolo Roberti in merito a dichiarazioni
sulla ripartizione dei fondi statali da parte della Commissione
consultiva.
Roberti ha spiegato che la Commissione "non è 'la Regione' né
tantomeno 'la Giunta', ma è un organismo riconosciuto dalla
legge, avente il compito di stabilire delle percentuali di
riparto sui fondi assegnati dallo Stato ed è composto da 11
commissari, di cui uno è l'assessore competente e 10 sono
designati dalle associazioni apicali o eletti tra i consiglieri
comunali appartenenti alla comunità slovena", con "il compito di
stabilire percentuali di riparto sui fondi assegnati dallo
Stato". "Posto che il riparto - ha aggiunto Roberti - è stato
approvato all'unanimità dei suoi componenti, la macrovoce dei
'media', tra i quali il Primorsky Dnevnik ma non solo, non ha
subito variazioni per il 2025, mentre l'unica riduzione di una
certa consistenza effettuata è sulla voce degli sportelli
sloveni per la Pubblica Amministrazione, quelli che consentono
ai cittadini di rapportarsi con gli enti pubblici parlando nella
propria lingua". Secondo l'assessore, "ciò è stato fatto
(nonostante le perplessità che ho avuto abbondantemente modo di
esprimere) su richiesta dell'Unione Culturale Economica Slovena
per poter liberare risorse e coprire altre richieste, tra le
quali quella di un maggiore finanziamento proprio della stessa
Skgz. Le mie perplessità, infatti, riguardavano l'esistenza
stessa degli sportelli, in considerazione del fatto che, se
nelle prossime due annualità non solo non verranno ripristinati
i fondi e non si andrà a copertura di quanto tolto sul 2025,
sarà impossibile evitare la chiusura di parte degli sportelli
esistenti, andando in netto contrasto con tutto il lavoro svolto
dalla Commissione paritetica". Inoltre, "il mio voto in
Commissione consultiva, seppure all'assessore venga attribuita
la funzione di presidente, vale esattamente come ogni altro
commissario". L'auspicio è che "da parte di tutti, come in
questi ultimi sei anni e mezzo ho cercato al meglio delle mie
possibilità di fare, ci sia lo sforzo di lavorare per il bene
della comunità slovena e non per portare profitto politico a
scapito della stessa", ha concluso Roberti.
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