Identificare con maggior
accuratezza e velocità le specie batteriche infettive per
accompagnare i medici in una scelta più mirata della terapia da
fornire ai pazienti: è l'obiettivo di una collaborazione tra i
ricercatori del gruppo "Algorithmic development for data
analysis" della SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi
Avanzati di Trieste e la Alifax, che ha portato a un sistema
diagnostico capace di un riconoscimento veloce delle specie
batteriche che causano le infezioni.
Gli scienziati della SISSA hanno lavorato in particolare
sull'ottimizzazione di uno strumento diagnostico già sviluppato
dall'azienda, IdOne, ed è stata infine messa a punto una
tecnologia basata sulla ATR-FTIR (Spettroscopia Infrarossa in
Trasformata di Fourier in Riflettanza Totale Attenuata) capace
appunto di identificare la specie batterica grazie
all'acquisizione del segnale infrarosso del campione analizzato,
riflettendo le componenti biochimiche del germe.
Come sottolinea Alessandro Laio, responsabile del progetto
per la Sissa, "per migliorare la capacità dello strumento di
riconoscere le diverse specie batteriche sono stati utilizzati
algoritmi di classificazione studiati e sviluppati nel" suo
gruppo di ricerca e "messi alla prova su dati reali".
Per Paolo Galiano, presidente di Alifax, azienda padovana che
in Fvg ha collocato il dipartimento di Ricerca e Sviluppo, "la
collaborazione con SISSA e altri enti di ricerca del territorio
ha consentito all'azienda una crescita costante della
conoscenza".
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