"Le prime dichiarazioni rese dall'azienda sono positive.
Esiste un interlocutore, Trasna, interessato a rilevare il sito.
Per poter operare un'eventuale
cessione dello stabilimento verrà rimosso lo status 'in
liquidazione' di U-blox Italia e l'eventuale passaggio avverrà
con la cessione dell'intero pacchetto azionario a Trasna. La
doccia fredda è arrivata alla richiesta di Usb del ritiro della
procedura di licenziamento, cui l'azienda ha risposto che tirerà
dritto passando alla seconda fase, quella amministrativa, che
formalmente cozza anche con le motivazioni dei licenziamenti di
una azienda in liquidazione". Lo afferma Massimiliano Generutti,
di Usb Lavoro privato Trieste, in una nota diffusa al termine
del tavolo nella sede della Regione.
"A oggi - spiega - più di 25 lavoratori sono già usciti
dall'azienda" di Sgonico (Trieste) "e il mancato ritiro della
procedura non invertirà questa tendenza. Anche le azioni
unilaterali del liquidatore su ferie e permessi stanno
alimentando un clima di sfiducia e spingendo le maestranze
all'esodo". "Se renderanno il sito triestino una scatola vuota e
quindi invendibile faranno un danno ai lavoratori, al territorio
e al Paese assumendosene la piena responsabilità", avverte il
sindacalista.
"La richiesta perentoria dell'assessora Rosolen è stata di
dare contezza in 'un paio di giorni' se il cda di U-blox sia
disponibile al ritiro della procedura. In attesa della risposta
e per definire il prosieguo della procedura sui licenziamenti,
organizzazioni sindacali e U-blox hanno concordato un tavolo per
la prossima settimana", conclude.
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