Missione compiuta, lo stadio della Roma ha tutte le carte in regola per diventare una realtà.
Il sindaco Ignazio Marino esulta per il risultato raggiunto a New York dove nella sede della Raptor Group, il gruppo finanziario fondato dall'attuale presidente della Roma James Pallotta, ha incontrato il presidente giallorosso e gli altri attori che saranno impegnati nel progetto di realizzazione del nuovo stadio, tra cui il costruttore romano Luca Parnasi. L'incontro newyorkese, per il quale Marino ha momentaneamente interrotto la sua vacanza negli Usa, non poteva andare meglio perche' la parte americana ha detto sì a tutti i punti richiesti, in particolare il prolungamento della metro B, 'conditio sine qua non' per realizzare lo stadio, fino a Tor di Valle che costerà tra i 50 e i 60 milioni di euro a carico della società costruttrice. Entro fine agosto il Campidoglio attende uno studio di fattibilità per poter poi esprimere entro il 3 settembre l'ok all'"interesse pubblico" dell'opera. E le premesse ci sono tutte. "Questo incontro - ha spiegato Marino, accompagnato dall' assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo - era necessario: avevamo delle perplessità rispetto al progetto iniziale perche' andavano in direzione opposta alla politica di tipo ambientale che abbiamo deciso di adottare per Roma. Stiamo cercando di scoraggiare l'uso dell'auto e secondo quanto era stato inizialmente previsto oltre la metà delle persone sarebbe stata costretta a raggiungere lo stadio con mezzi propri". In cima alla lista delle richieste del sindaco vi era appunto il prolungamento della metro B. Poi e' stato chiesto di avere un ponte pedonale per chi arriva allo stadio usando la linea ferroviaria FL1, Roma-Fiumicino e conseguentemente il potenziamento della frequenza dei treni di almeno otto all'ora.
"In questo modo - ha spiegato - tra metropolitana e treni si farà si' che circa il 55/60% delle persone arrivino allo stadio con mezzi pubblici". Dall'incontro il Campidoglio esce con piena soddisfazione: aver ottenuto un aumento degli investimenti per le opere di "interesse pubblico" che passa da 270 milioni a 320 milioni, grazie ai 50 milioni in più per il prolungamento della metro. Un risultato che grazie a complessi meccanismi di compensazione urbanistica porta anche ad un taglio delle cubature complessive di 102.400 metri cubi. Così i privati finanzieranno opere importanti come la sistemazione della Roma-Lido, il prolungamento della metro B da Magliana a Tor di Valle e il ponte pedonale che si trova sul Tevere e soprattutto la realizzazione di un parco verde a servizio dell'area. Altra novità ottenuta è la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza.
"Qui non si parla solo di stadio - aggiunge Marino - ma di un'opera che farà parte della storia dell'architettura nonche' un'operazione imprenditoriale con investimenti privati di circa un miliardo e mezzo di euro che porterà ad un aumento significativo dei posti di lavoro. Si stima che tremila persona saranno assunte in fase di costruzione più diverse altre migliaia che successivamente lavoreranno nel business che vi gira intorno". Quello che e' stato definito un moderno Colosseo dovrebbe essere completato entro il 2017 ma Pallotta e' ancora piu' ottimista e ha previsto entro meta' del 2016. "Voglio che lo stadio sia pronto entro il 2016 - ha detto - e sono disposto anche a portare Totti in spalla pur di farlo andare in campo".
All'incontro era presente anche l'architetto che realizzera' la struttura, Dan Meis, specializzato in progettazioni di stadi e strutture di intrattenimento. Ha disegnato tra le altre cose lo Staples Center di Los Angeles. "Sara' una nuova destinazione in un ambiente ecosostenibile", ha assicurato.
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