"Mamma era una delle migliori donne a questo mondo. Era fortissima. Cercava sempre di aiutare il prossimo. Metteva il 110% di se stessa in quello che faceva. Come dice la Bibbia, Dio ha sempre un piano. Probabilmente quello che è accaduto faceva parte di un piano". Così la figlia maggiore di Corazon Abordo, la filippina falciata da un'auto pirata nel quartiere Boccea, durante i funerali di sua madre, rimasta uccisa nell'incidente stradale avvenuto nel quartiere Boccea a Roma. "Lei mi ha insegnato ad essere forte - aggiunge commossa - a non farmi mettere i piedi in testa e a fare le cose giuste". A leggere un pensiero scritto su un foglio di carta è anche il nipote di Corazon: "Zia mi dispiace molto - dice - Ma tu sai che sei nostri cuori. Per me sei una seconda mamma. Spero Gesù ti porti con lui".
"Ho un ricordo di lei. Ho trovato un rosario in una sua borsa. Lei insegnava a pregare ai bambini. Solo Dio è la soluzione a tutti i problemi". Così Julito, il fratello di Corazon, che poi ha fatto il gesto della pace, alzando la mano e mettendo le dita a V.
Alcune mamme del quartiere hanno voluto salutare Corazon con palloncini bianchi e i cartelli 'Ciao Cory', 'Ciao mamma' davanti alla chiesa. "I palloncini bianchi sono per la sua purezza e per salutarla - spiegano le mamme - Non si può perdere una mamma così'. A qualsiasi persona poteva capitare una cosa del genere. Per questo siamo qui".
Il sindaco Marino, che ha partecipato ai funerali, è stato contestato davanti alla chiesa. "Vergogna", "Vattene via, non ti vogliamo". "Buffone", giustizia", "linciatelo". Marino non ha rilasciato dichiarazioni. "Via i rom. Roma è dei romani. Ripijamose Roma", gridavano alcuni cittadini presenti. "Non si è fermato neanche a salutarci 'sto buffone - grida una signora - A questo non frega niente de Roma. Pensa solo agli zingari. Mica alle buche e ai nostri problemi". "Sono degli schifosi questi rom", le fa eco un'altra donna. "Finché non li cacciano via troppe cose devono ancora accadere", sbotta un anziano.
I funerali di Corazon si terranno nel suo paese il 20 giugno, a Baco Oriental Mindoro. La salma partirà lunedì alle 13.55 per le Filippine. Nello stesso aereo viaggeranno il marito e le figlie.
Torna in libertà Samuele H., il 19enne rom accusato del concorso in omicidio di una donna filippina e del ferimento di altre otto persone in un incidente avvenuto il 26 maggio scorso a Boccea. Lo ha deciso il gip di Roma al termine dell'interrogatorio di garanzia. Il magistrato ha convalidato il fermo disponendo, però, la scarcerazione del giovane. Per questa vicenda sono attualmente detenuti il fratello di Samuele, nel carcere minorile di Casal del Marmo, e la giovane moglie di quest'ultimo.
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