"Diamo un nuovo slancio al governo di Roma. La nostra amministrazione va avanti sempre più determinata. Tutti insieme cambieremo questa città". E' sera quando Virginia Raggi affida il rilancio a un post su Facebook, dopo la scelta di Luca Bergamo a vicesindaco e del nuovo assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari. "Non sono commissariata e mi sento ancora dentro il M5S", aveva detto in mattinata. Passati i giorni più bui del suo mandato, dopo le dimissioni di Paola Muraro per un avviso di garanzia e l'arresto del fidato dirigente Raffaele Marra, Raggi torna a far sentire la sua voce. Prima all'uscita dalla sua abitazione per andare a lavoro: "Se mi arriverà un avviso di garanzia? Valuterò".
Quasi in contemporanea Massimo Colomban, assessore alle Partecipate, si sfila dalla corsa per la carica di vicesindaco. Il sostituto di Daniele Frongia sarà Bergamo, assessore alla Cultura, con un profilo più tecnico. Colomban, l'imprenditore veneto considerato vicino alla Casaleggio, fa un passo indietro o meglio di lato. "Non ho il tempo e la disponibilità per assumere il ruolo di vicesindaco", spiega all'ANSA, ma "ho dato comunque la mia disponibilità ad affiancare la sindaca nelle scelte organizzative e strategiche sia in Comune di Roma che nelle partecipate. Come imprenditore e tecnico - sottolinea - ho infatti assunto il ruolo di assessore alla riorganizzazione delle Partecipate e quindi preferisco completare questo compito, prima di assumere altri impegni gravosi e/o politici". Se dunque Colomban sarà al fianco di Raggi da assessore, senza condividere formalmente maggiori responsabilità politiche, vicesindaco diventa ergamo, il responsabile della Crescita culturale con un passato orientato a sinistra.
A sceglierlo condividendo l'indicazione della sindaca i consiglieri di maggioranza M5S, gli stessi divisi su Colomban. Nomine volute da Grillo o da Raggi? "Dalla Raggi senz'altro", risponde il deputato M5S Alfonso Bonafede, visto uscire dal Campidoglio in serata. Lo spettro del 'commissariamento' su Raggi appare attenuato. La sindaca avrà come 'secondo' un tecnico che proviene da ambienti completamenti diversi da quella destra che in tanti le imputano come pesante fardello. "Ringrazio Luca Bergamo per aver accettato l'incarico - commenta lei -. Continueremo a lavorare insieme per il cambiamento e il rinnovamento della nostra città". Nella giornata cruciale della scelta sul post-Frongia circola anche il nome di Andrea Mazzillo, responsabile del Bilancio, come vicesindaco. Ma le sue quotazioni calano a stretto giro, forse per equilibri politici. Mazzillo è considerato molto legato alla Raggi e, dopo gli "errori" fatti e riconosciuti, si guarda altrove. Ad una figura più 'terza', meno politica e comunque gradita alla sindaca. Sfuma pure l'ipotesi di un'ascesa nell'esecutivo cittadino di Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea capitolina. Con lui (notoriamente vicino alle posizioni di Roberta Lombardi) nei panni del vicesindaco le responsabilità del governo a Cinque Stelle in città si sarebbero allargate. Ma per accettare il ruolo in un momento 'delicato' come questo, con il terremoto Marra alle spalle e la prospettiva di possibili sviluppi giudiziari per le inchieste che gravano sul Campidoglio, De Vito avrebbe chiesto precise garanzie su altri ruoli chiave. Sono diverse però le caselle ancora da riempire in Campidoglio: dal posto di Marra, già capo del personale, a quello di Salvatore Romeo, ex caposegreteria, fino al vertice del Gabinetto della sindaca. Una nomina è invece arrivata prima del previsto quella del nuovo assessore all'Ambiente. Tramontata definitivamente l'ipotesi di un rientro di Muraro, a guidare l'assessorato sarà Montanari. Già assessora a Reggio Emilia e Genova - patria di Beppe Grillo - si occupa da anni di informazione e ambiente e condivide l'impostazione dei pentastellati sui temi ambientali.
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