Come ogni anno dal 1994, il mondo gay a
giugno scende in piazza a Roma per rivendicare diritti ed il 10
la comunità LGBTQI lo farà con lo slogan "Corpi senza confine".
"Vogliamo essere libere e liberi di scegliere e di esprimere -
ha spiegato Sebastiano Secci, del Coordinamento Roma Pride - le
nostre identità, i nostri corpi e la nostra fisicità, la nostra
sessualità ma anche riconoscere alla nascita i nostri figli e di
adottarli pienamente".
La parola d'ordine della campagna di comunicazione del Roma
Pride è ancora più esplicita: "Scopriamoli" ed è appunto
riferita ai "corpi senza confini". Alla parata, che sfilerà con
16 carri da piazza della Repubblica per terminare a poca
distanza da piazza Venezia, passando per il Colosseo, hanno dato
il sostegno la Regione Lazio e il patrocinio il Comune di Roma e
molte ambasciate ed anche la Fondazione Inuit-Tor Vergata, il
cui presidente è il prorettore della stessa Tor Vergata Maurizio
Talamo. Ci sarà anche una new entry come i vigili del fuoco
dell'Usb.
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