I sindacati difendono il macchinista
della metro che ha trascinato per alcuni metri una donna
mercoledì scorso. "No alla gogna", dicono, "ha rispettato il
protocollo".Il macchinista da ieri è indagato dalla Procura di
Roma e Atac, che potrebbe averlo già sospeso dal servizio,
potrebbe arrivare al licenziamento. Sotto la lente di
ingrandimento ci sono ora i sistemi di sicurezza della metro.
"Dalle immagini il macchinista rispetta il protocollo per la
chiusura delle porte e la partenza del treno - spiega Claudia
Porzi, Cgil -. Le porte si riaprono se c'è uno spessore
consistente, non un manico di una borsa". E il segretario
nazionale del Sul, Stefano Bottoni: "Ha rispettato il
protocollo, ha azionato il suono che avverte i passeggeri della
chiusura porte, e le ha chiuse. In quell'attimo la signora è
uscita rimanendo incastrata. Ma l'autista ha ricevuto il segnale
che poteva partire e doveva controllare solo il semaforo. Se i
treni fossero dotati di telecamere nella cabina guida forse
sarebbe stato tutto diverso".
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