Una busta con un proiettile è stata recapitata alla redazione del 'Fatto Quotidiano' ma indirizzata alla giornalista di Repubblica Federica Angeli che vive dal 2013 sotto scorta per le minacce di morte ricevute dopo alcune inchieste sulla malavita organizzata di Ostia. Il 19 aprile dovrà testimoniare in aula in tribunale in un processo contro il clan Spada. Un fascicolo di indagine è stato aperto dalla Procura di Roma. A piazzale Clodio si attende una informativa della Digos e della Squadra Mobile che hanno sequestrato il plico.
"Federica Angeli siamo con te e con le tue battaglie in difesa della legalità e contro le mafie". Lo ha scritto su Twitter il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"Chi lotta contro la criminalità non deve essere mai lasciato solo. Siamo tutti uniti a sostegno di @FedeAngeli che ha ricevuto nuove minacce". Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.
"Dalla parte di Federica#Angeli. Il coraggio esemplare di una giornalista contro le intimidazioni dei clan mafiosi". Con questo tweet il premier Paolo Gentiloni esprime solidarietà alla giornalista.
In un post del 18 febbraio Federica Angeli scriveva ai figli alla vigilia del processo Spada
Federica Angeli "non ha però intenzione di arretrare e noi saremo al suo fianco. Per questo il 19 aprile saremo in aula, insieme ad Usigrai, Articolo 21, No bavaglio e altre associazioni, al processo in cui Federica Angeli sarà chiamata a testimoniare", lo affermano Fnsi e Cnog.
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