Assolto per non aver commesso il
fatto. E' quanto deciso dai giudici della I corte di Assise di
Roma nei confronti di un fruttivendolo di nazionalità egiziana
accusato di avere ucciso nel luglio del 2015 un suo
connazionale. L'uomo, dopo circa tre anni di carcere preventivo,
è stato rimesso in libertà. Nei suoi confronti il pm Fabio
Santoni aveva sollecitato una condanna all'ergastolo.
Il corpo di Hashem Gafar El Amd venne rivenuto in sacco
dell'immondizia con le mani e i piedi legati. L'imputato, difeso
dall'avvocato Domenico Naccari, ha sempre respinto le accuse
affermando che lui aveva salutato il connazionale la sera del 4
luglio di tre anni fa, alla chiusura del negozio. Ad allertare
le forze dell'ordine fu un passante che notò il sacco
dell'immondizia tra due auto parcheggiate in una strada del
quartiere Monteverde.
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