Si è aperto stamani, davanti al giudice monocratico del tribunale di Rieti Riccardo Porro, il processo di primo grado a carico di 7 tra tecnici e amministratori, per il crollo della torre campanaria di Accumoli (Rieti), in seguito al sisma del 24 agosto 2016, che non lasciò scampo a un'intera famiglia, moglie, marito e due bambini piccoli. Secondo la ricostruzione compiuta nel corso delle indagini, coordinate dai pm Francia e Maruotti della procura di Rieti, la vela campanaria della chiesa dei Santi Pietro e Lorenzo piombò sul tetto dell'adiacente edificio comunale sfondando la copertura della casa canonica e due solai dell'abitazione sottostante occupata in affitto da Andrea Tuccio e sua moglie Graziella Torroni, 34enni, e dai loro bambini, Stefano di 8 anni e Riccardo di 9 mesi. A far crollare la torre fu la scossa di terremoto di magnitudo 6.0, che ad Accumoli ebbe il suo epicentro, ma anche le debolezze strutturali dell'antico manufatto e i danni che aveva subito dopo il sisma de L'Aquila del 2009.
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