Villa d'Este a Tivoli festeggia i primi i vent'anni nella World Heritage List Unesco e si regala, fino al 9/1, la mostra Il teatro delle acque: Villa d'Este da giardino degli italiani a patrimonio universale, galleria per immagini nata per raccontare il carattere universale e rappresentativo di questo giardino delle meraviglie del Rinascimento.
Al centro, una collezione di foto in bianco e nero, in arrivo per lo più dal Fondo Attualità (1927-56) dell'Archivio Storico di Istituto Luce Cinecittà, costituito per documentare ufficialmente, insieme ai cinegiornali, la vita politica e sociale dello Stato fascista, che testimoniano non solo lo stato della villa, ma anche l'uso scenografico e seduttivo che se ne fece negli anni in cui fu sede di rappresentanza del Ministero degli Esteri.
Ecco allora nei tratti in bianco e nero si riconoscono l'allora
Primo Ministro italiano, Benito Mussolini, insieme al
cancelliere della Repubblica di Weimar Heinrich Brüning, il
Ministro degli Esteri tedesco Julius Curtius, che il 7 agosto
1931 scendono la scalinata sul Gran Viale verso il giardino.
Pochi mesi prima, ecco invece il Ministro della Marina Giuseppe
Sirianni e il principe imperiale del Giappone Nobuhito Takamatsu
a passeggio. O il futuro primo ministro britannico, il
conservatore Sir Chamberlain, che elegantissimo con bastone e
bombetta, si mette in posa sul bordo della Fontana di Nettuno.
Filmati d'epoca (1930-78) di Istituto Luce Cinecittà
restituiscono invece una narrazione parallela, intessuta di
ospiti ed eventi di rilievo, fino all'immagine raffinata e
vintage della villa evocata dalle pubblicità degli anni
Settanta. "Una narrazione - dice il direttore Andrea Bruciati -
pensata per un pubblico internazionale, anche cinese, che ci
auspichiamo nei mesi possa tornare a visitare i nostri siti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA