La giovane promessa del violoncello
Stefano Bruno è il protagonista il 25 febbraio alle 19:30 del
terzo appuntamento della rassegna 'Assoli' che la Filarmonica
Romana dedica al virtuosismo e alla musica d'oggi con i migliori
nuovi talenti del panorama musicale italiano. Bruno, classe
2000, ha studiato con alcuni dei principali violoncellisti, come
Giovanni Gnocchi, Francesco Dillon, Antonio Meneses e Giovanni
Sollima.
Sul palco della Sala Casella, in via Flaminia 118, proporrà
la Sonata di György Ligeti, composta tra il 1948 e il 1953,
messa da parte per circa venticinque anni e recuperata solo
dagli anni Ottanta tanto da essere oggi un 'classico' del
repertorio violoncellistico contemporaneo. Seguirà Petals di
Kaija Saariaho, del 1988, e Lamento, di Alexander Knaifel, del
1967. Infine, due brani di compositori italiani, entrambi
scritti nel 2019 su commissione della Rai nella ricorrenza del
trentennale della caduta del muro di Berlino, ancora un omaggio
al violoncello di Rostropovič di cui tutti ricordano le
memorabili immagini del concerto mentre il muro crollava: sono
Dalla memoria di Carlo Boccadoro e Sonatina III di Fabio Vacchi.
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