"Il lavoro attraversa una fase di
trasformazione che va accompagnata. Le disuguaglianze sociali,
le forme di schiavitù e di sfruttamento, le povertà familiari a
causa della mancanza di lavoro o di un lavoro mal retribuito
sono realtà che devono trovare ascolto nei nostri ambienti
ecclesiali". E' quanto ha detto Papa Francesco rinvolgendosi al
Movimento cristiano lavoratori che compie cinquanta anni. Il
Pontefice ha esortato a "tenere mente e cuore aperti ai
lavoratori, soprattutto se poveri e indifesi". "Nessuno deve
sentirsi escluso dal lavoro - ha aggiunto -. Non manchi il
vostro impegno per promuovere il lavoro femminile, per favorire
l'ingresso dei giovani nel lavoro, con contratti dignitosi e non
da fame".
Dal canto suo il presidente della Cei, il cardinale Matteo
Zuppi, ha affermato che "ci sono milioni di italiani in
condizione di povertà e quindi la vera soluzione è quella del
lavoro, come ripete sempre papa Francesco l'emergenza è aiutare
per dare quello che serve per vivere, ma poi bisogna dare il
lavoro e la dignità del lavoro e che sia un lavoro non precario,
il più possibile per tutti e aggiungerei anche il problema della
sicurezza del lavoro, ci sono troppe morti".
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