Un'ordinanza di applicazione di
misure cautelari, emessa dal gip di Roma, su richiesta della
Procura è stata eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale
di Roma nei confronti di 9 persone (5 agli arresti domiciliari e
4 obblighi di firma), accusate di associazione per delinquere
finalizzata alla commissione di plurimi reati tributari, truffa,
riciclaggio ed auto-riciclaggio.
"Le indagini del 6° Nucleo Operativo Metropolitano (Lido di
Ostia) hanno avuto origine da una denuncia presentata nei
confronti di alcuni membri di una fondazione che, dal 2019 al
2022, ha gestito uno stabilimento balneare del litorale romano -
spiega una nota della Gdf -, già oggetto di confisca nei
confronti di esponenti del clan Fasciani e in carico all'Agenzia
Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni
sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Gli
accertamenti svolti hanno permesso di appurare che gli indagati
hanno a una fondazione la struttura, escamotage che aveva
permesso poi di sub-affittare il ristorante e il bar interno ad
altre società, beneficiando della riduzione del canone di
concessione demaniale".
Dalle indagini è inoltre emerso che "attraverso la
costituzione di altre fondazioni, associazioni senza scopo di
lucro e società, gli indagati ricevevano cospicui introiti a
fronte di sponsorizzazioni e donazioni da gruppi multinazionali
del settore farmaceutico, che venivano poi riversati ad altre
entità ai medesimi riconducibili, servendosi di fatture per
operazioni inesistenti relative a consulenze e a progetti
fittizi. Il provento di tali transazioni veniva poi riciclato
attraverso artificiose movimentazioni bancarie che sfociavano
nella ricarica di carte prepagate".
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