/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scritte inneggianti l'ultrà romanista che uccise tifoso Napoli

Scritte inneggianti l'ultrà romanista che uccise tifoso Napoli

A Roma, segnalazione su Fb. Altri episodi a fine maggio scorso

NAPOLI, 23 giugno 2024, 14:30

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Daniele De Santis figlio di Roma!": nella Capitale ancora una scritta inneggiante a Daniele De Santis, l'ultras romanista condannato per l'omicidio del tifoso del Napoli Ciro Esposito, gravemente ferito a colpi d'arma da fuoco il 3 maggio 2014, prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. La segnalazione giunge da un profilo social di tifosi azzurri, su Facebook, dove il post è stato più volte condiviso e commentato.
    Episodi analoghi si sono verificati a fine maggio sempre nella capitale, proprio nei pressi dello studio dell'avvocato che difese in giudizio la madre di Esposito, Antonella Leardi, insieme agli colleghi napoletani Angelo e Sergio Pisani.
    In quell'occasione i tre avvocati presentarono una denuncia-querela con la quale chiesero alla Procura di Roma di indagare ipotizzando i reati di diffamazione aggravata, minacce, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza