Dopo 4 ore di trattative la Tirreno Power ha confermato la volontà di procedere con la cassa ordinaria per i 155 lavoratori impiegati nei gruppi a carbone sotto sequestro dall'11 marzo scorso e i sindacati hanno deciso la rottura della trattativa. "L'azienda ha proposto la cassa integrazione ordinaria, che rappresenta l'unica soluzione oggi percorribile, per consentire l'adeguamento a quanto richiesto", ha affermato Alessandro Berta, direttore dell'Unione Industriali della Provincia di Savona
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