"Il tracciato il 2 gennaio
era a posto. Ci siamo chiesti come mai questo parto continuava a
tardare ma i medici dicevano che bisognava aspettare la 42/a
settimana". A parlare è il padre della 22/enne che ha perso il
bimbo puntando il dito verso i sanitari. "Perché aspettare così
tanto? Se avesse fatto il parto indotto prima mio nipote sarebbe
vivo". In questi gironi la donna entrava nella 42/a settimana di
gestazione. I familiari ieri sera hanno avvertito i carabinieri.
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