Il pubblico ministero Emilio Gatti ha sentito, come persona informata dei fatti, l'ex allenatore del Genoa e attuale dell'Atalanta Gian Piero Gasperini.
L'interrogatorio ha riguardato l'inchiesta sui presunti ricatti ricevuti dal tecnico da alcuni ultrà che avrebbero minacciato contestazioni e pressioni. La Procura indaga sul divorzio consensuale tra allenatore e club, alla fine della scorsa stagione, ed ha indagato diversi tifosi per associazione a delinquere. Secondo la tesi del pm, gli ultrà avrebbero ricattato l'ex allenatore. Fra gli episodi presi in considerazione c'è il litigio sulla presenza negata ad alcuni calciatori simbolo della squadra ai raduni dei club. Gasperini, in una conferenza stampa del gennaio 2016, puntò il dito contro alcuni tifosi.
Al termine dell'interrogatorio, Gasperini ai cronisti che lo attendevano ha detto: 'Oggi è una bella giornata di sole". in precedenza, al pm, aveva detto: ""Non ho mai ricevuto pressioni o minacce. Io nemmeno li conoscevo quei tifosi, li ho visti solo due volte". "Li avevo visti a una festa a Pegli. Poi - ha proseguito Gasperini - c'erano stati alcuni striscioni di contestazione. Ma dopo la vittoria del derby li avevo incontrati di nuovo e erano tranquilli, mi hanno anche regalato una bandiera dicendomi grazie". L'allenatore è stato accompagnato dal legale del Genoa, l'avvocato Alessandro Vaccaro. Nei prossimi giorni potrebbero essere sentite altre persone della società informate dei fatti.
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