Adescava ragazze sui social network e,
dopo alcune settimane di conversazioni on line, si faceva
mandare foto e filmati intimi con i quali poi le ricattava
quando queste volevano interrompere la relazione. La squadra
mobile di Genova, diretta dal primo dirigente Marco Calì, ha
individuato e arrestato un genovese di 40 anni, residente a
Quezzi. Le accuse nei suoi confronti sono di violenza sessuale,
estorsione e violenza privata. Tre le vittime accertate, di cui
una minorenne al momento dei fatti. L'uomo, secondo gli
inquirenti, creava falsi profili social spacciandosi per
un'altra persona più giovane, mettendo foto non sue. Dopo il
'corteggiamento' in chat si faceva mandare foto e filmati. A
quel punto l'uomo passava dalla realtà virtuale alla conoscenza
fisica. Iniziava così una relazione morbosa che poi finiva con
il ricatto nel momento in cui la vittima decideva di
interrompere la relazione. L'uomo, infatti, minacciava le
vittime dicendo che avrebbe diffuso le foto e i video a amici e
parenti.
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