Era già sistemata nella teglia ma il ristoratore si è accorto che quella cernia da quasi due chili era ancora viva: si è commosso e l'ha fatta liberare in mare, non prima di averle dato un nome, 'Marta'. Succede a Camogli. Il ristoratore, ex poliziotto della Stradale appassionato di cucina e titolare di un ristorante, era appena rientrato in cucina quando ha visto nella teglia la cernia pescata quella stessa mattina. 'Marta' era ancora viva, apriva e chiudeva le branchie come se non volesse rassegnarsi a finire arrosto.
Cucù Cernia. Alle ore 22,35 la Marta ( così l’abbiamo chiamata) è stata liberata nel mare di Camogli. Si ringrazia il Il Marchese Ottonello che si è bagnato i piedi ... Lei ora è in viaggio verso qualche tana.. e noi tutti contenti . Ma senza la sua tenacia e voglia di vivere non c’è l’avremmo fatta... e questo vale anche per gli esseri umani. Alcuni lo chiamano miracolo....
Pubblicato da Riccardo Braghieri su Venerdì 12 gennaio 2018
Si sono probabilmente guardati negli occhi e così Riccardo Braghieri, questo il nome del titolare del ristorante Cucù, si è commosso davvero: "in cucina questa volta ci siamo impietositi tutti perché quella cernia sistemata in una pirofila ancora viva - ha detto -. Muoveva le branchie come se non volesse rassegnarsi alla morte. Era commovente, così tutti insieme abbiamo deciso: l'abbiamo affidata a un cliente che si è offerto di riportarla in mare".
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