I lavoratori del gruppo Malacalza hanno bloccato il traffico in via XXV Aprile, davanti all'ingresso di Banca Carige per lo sciopero del gruppo (primo azionista della banca): Asg superconductors, Columbus e Paramed, attive nel settore della tecnologia della superconduttività e nel medical. La protesta, indetta da Film, Fiom e Uilm è contro i 28 licenziamenti annunciati dall'azienda che prevede l'unificazione delle tre aziende. I lavoratori, con fumogeni e striscioni chiedono che al posto dei licenziamenti vengano utilizzati gli ammortizzatori sociali. I lavoratori hanno concluso il corteo sotto la Regione dove hanno incontrato il presidente della Regione Giovanni Toti e l'assessore regionale al Lavoro Giovanni Berrino. L'obiettivo è che vengano ritirati i licenziamenti e si utilizzino invece gli ammortizzatori sociali. "Malacalza licenzia nelle sue aziende industriali mentre è diventato primo azionista di Banca Carige. Vuol dire che all'industria preferisce la finanza. Siamo qui a dirgli di mettere prima l'industria e poi la finanza" sintetizza il senso della protesta sotto Carige il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro. Le aziende interessate dai licenziamenti, in seguito alla decisione della famiglia di accorparle con una riorganizzazione, sono tre, ma la battaglia in realtà è rimasta aperta solo per Asg Superconductors, dove è previsto un taglio di 9 dipendenti (su 150) che dovrebbero scendere a 5. Per Columbus, invece, c'è già l'accordo su un solo esubero e la partita è chiusa anche per Paramed, dopo che nei giorni scorsi Fim e Uilm hanno firmato l'accordo per 22 licenziati (13 subito e 9 fra 12 mesi) su un organico di 26. Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto l'intervento della Regione e Toti si è impegnato a convocare i vertici del gruppo Malacalza per trovare una soluzione. Intanto venerdì si terrà una prima riunione "tecnica" in Regione e ci saranno anche i lavoratori.
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