Il cda di Carige ha varato il Piano di
conservazione del capitale, per mettere in sicurezza la banca e
rassicurare la Bce. L'istituto ligure punta su un rafforzamento
di capitale da 400 milioni, per la gran parte coperto da un
bond, che per 320 milioni verrà sottoscritto dallo Schema
volontario del fondo interbancario per la tutela dei depositi
(Fidt), cioè un consorzio fra le banche italiane. Il cda ha
stabilito che il bond avrà un rendimento annuo del 13%, con
scadenza a cinque anni. L'obiettivo, però, è rimborsarlo a
primavera, con un aumento di capitale da 400 milioni. Sarà
quello il momento della verità, nel senso che se le adesioni
saranno deboli, l'obbligazione verrà convertita in azioni e il
Fidt si troverà ad essere socio di maggioranza della banca. Gli
attuali grandi azionisti non si sono sbilanciati troppo. Resta
poi il capitolo fusione. La Bce auspica che Carige possa
consolidarsi anche trovando un istituto con cui 'convolare a
nozze'. A fine ottobre la banca genovese ha scelto Ubs come
advisor.
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