"Siamo la banca del territorio, diventeremo la banca 'esemplare' del territorio a prescindere dalle prospettive di aggregazione". Lo ha detto il commissario di Carige Pietro Modiano oggi a Genova per il quale la nazionalizzazione preventiva "non è sul tavolo, non è necessaria. Nego che questa sia una ipotesi", è una ipotesi "teorica, estrema, più che residuale". "Una cosa è il dibattito politico che è in corso", altro è Carige. "È faticoso per noi considerarci parte di quella storia. Si parla di 3, di 5 miliardi per salvare Carige. Per salvare Carige bastavano i 320 milioni che sono quelli che il Fondo interbancario, nel suo ramo volontario, ha stanziato come obbligazione subordinata", ha detto Modiano.
"Non abbiamo ancora chiesto manifestazioni di interesse". Lo ha detto il commissario straordinario di Carige Fabio Innocenzi, interpellato sulla presenza di 'pretendenti' per la banca. "Siamo nella fase di predisposizione di materiale" per il piano, "su cui poi andare a chiedere manifestazioni di interesse". Innocenzi ha aggiunto: "Confermiamo che vorremmo andarci a mettere a un livello di Npl al di sotto del 10%, un qualsiasi numero tra 1,5 e 2,8 miliardi" di riduzione dei crediti non performing "va bene".
Il governatore Giovanni Toti ha poi detto di continuare a ritenere che "economia e Stato" siano separati. Sulla nazionalizzazione degli istituti di credito "mi trovo in disaccordo. Carige ha risorse e forze per rialzarsi sulle proprie gambe".
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