Il nuovo piano industriale di
Carige tra il 2019 e il 2023 prevede un aumento di capitale di
630 milioni, il pareggio di bilancio nel 2020, ma anche 1050
esuberi (useremo quota 100 ha detto l'Ad) e la chiusura di 100
sportelli. Per Raffaele Lener, uno dei commissari, "il piano è
prodromico all'aggregazione". "Ad aprile le offerte vincolanti
alla fusione", ha detto l'ad Fabio Innocenzi. E' stato chiarito
che Carige ha una offerta vincolante per 1,9 miliardi di npe
(non performing exposure). La banca ha registrato nel 2018
perdite nette per 272,8 milioni, dopo la contabilizzazione di
321,4 milioni tra rettifiche di valore su crediti verso la
clientela e perdite da cessione. Il margine operativo lordo è
positivo e in crescita su base annua a 30,9 milioni. "Siamo in
grado di stare in piedi, non c'è un circolo vizioso
inaccettabile", ha detto il commissario di Carige Pietro
Modiano. E' stato rivelato che il no dell' assemblea del 22
dicembre all'aumento di capitale è costato all'istituto 45
milioni.
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