Il pubblico ministero Gabriella Dotto ha indagato tre persone per la morte di Xhafer Sahitaj, l'operaio rocciatore di 39 anni di origini albanesi, morto lunedì mentre montava una rete di contenimento lungo la parete sovrastante una cava abbandonata sul monte Gazzo. Si tratta dei legali rappresentanti delle due aziende che stavano eseguendo i lavori di messa in sicurezza della zona e il direttore dei lavori. L'accusa è di omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto visto che il pm ha dato incarico al medico legale di eseguire l'autopsia. Lunedì pomeriggio, Sahitaj stava lavorando insieme al cognato quando è precipitato nel vuoto per circa 20 metri. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per recuperare la salma, i carabinieri e gli ispettori della Asl, ai quali sono state affidate le indagini. Da chiarire ancora l'esatta dinamica dell'incidente: tra le ipotesi quella della rottura della fune a cui l'operaio era legato, il cedimento di una porzione di roccia che lo potrebbe avere travolto o, ancora, il fatto che non fosse legato.
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