"Sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori dei porti il prossimo 23 maggio". Lo proclamano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti "per la fase di stallo, dovuta alla indisponibilità datoriale, nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del settore". "Il contratto unico di settore, in quanto valore insostituibile di regolazione e di tutela - spiegano - è uno dei temi centrali alla base della vertenza a salvaguardia del lavoro portuale e delle proprie specificità. Oggi nei mutamenti in atto nei porti italiani, con la partecipazione di compagnie di navigazione e fondi finanziari negli assetti delle imprese terminaliste, la strategia è rivolta a ricavare tagli di costo nelle filiere a spese dei lavoratori e delle condizioni di lavoro e di sicurezza. Una situazione ignorata dal Governo che elude la richiesta di confronto con i sindacati e trascurata da molti presidenti di Autorità di Sistema che non svolgono il ruolo di garanti nel funzionamento dei porti, perni del sistema paese".
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