Un medico di 63 anni è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale che sarebbe avvenuta su una minorenne durante una visita. Sul caso indaga la Squadra mobile di Savona. L'arresto è avvenuto questa mattina in esecuzione di di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip del tribunale di Savona. Al medico è contestata l'aggravante di abuso di autorità. Il medico avrebbe costretto la minore a subire atti sessuali durante la sua attività professionale.
Il medico arrestato è Michele Giugliano, un neurologo in pensione da 18 mesi. Prima aveva ricoperto il ruolo di dirigente medico all'ospedale San Paolo di Savona. Gli abusi sessuali sarebbero avvenuti su una sedicenne, durante una visita domiciliare. Dopo aver fatto uscire la madre dalla stanza dove visitava la ragazza per permetterle di esprimersi liberamente, il medico, "dopo averla fatta spogliare", l'avrebbe molestata. Appena il professionista ha lasciato l'abitazione la giovane si è confidata con la madre, rivelano in questura. Era la seconda volta che Giugliano visitava la ragazzina e anche nel primo caso, il professionista aveva abusato del suo ruolo, togliendo il reggiseno alla ragazza, non andando oltre. Dopo il secondo accadimento la sedicenne ha cambiato professionista e al nuovo medico ha confidato quanto le era accaduto. "E' stato il neuropsichiatra che ha preso in cura la ragazza a denunciarci l'episodio - dice il capo della Squadra mobile Rosalba Garello - così abbiamo ascoltato la giovane in audizione protetta e abbiamo raccolto la sua testimonianza che abbiamo confrontato con quanto detto al medico. Fatti ulteriori verifiche abbiamo chiesto l'arresto". Giugliano si trova ora in una cella del carcere di Pontedecimo a Genova.
"Il dottore Giugliano nega le accuse che gli vengono mosse e si dice molto fiducioso nella giustizia". A parlare è l'avvocato Paolo Nolasco che difende il neurologo Michele Giugliano
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