Via libera da parte dell'Avvocatura dello Stato ai risarcimenti destinati ai lavoratori autonomi che abbiano richiesto l'indennità una tantum da 15 mila euro per i danni subiti dopo il crollo del ponte Morandi e abbiano ricevuto anche un indennizzo da parte di Autostrade. Il parere dell'Avvocatura, che era stato chiesto da Regione dopo una lettera in cui Autostrade elencava i soggetti risarciti dopo il 14 agosto, sancisce la legittimità dell'indennità una tantum, ad esclusione soltanto di coloro che, ricevuto l'indennizzo da Autostrade, abbiano firmato un accordo tombale con la società.
Lo rende noto la struttura del Commissario delegato per l'emergenza Giovanni Toti. La scadenza per presentare la domanda di risarcimento una tantum era il 20 giugno: le domande pervenute agli uffici di Regione Liguria sono state oltre mille complessivamente. Il risarcimento una tantum è destinato a coloro che, attraverso un'apposita documentazione, abbiano dimostrato la sospensione dell'attività per un periodo dai 30 ai 4 giorni lavorativi (in questo ultimo caso consecutivi e non). Tutti gli ammessi comunque riceveranno 15 mila euro. I primi ad essere risarciti sono stati coloro che hanno avuto una chiusura più lunga e a scalare si arriverà a quelli con pochi giorni.
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