In 700 - tra militari, dipendenti dell'Arsenale e ditte dell'indotto - da giovedì non posso fruire della mensa numero 2 della base navale per le procedure di sicurezza scattate a seguito dei risultati delle analisi sulle condutture dell'acqua che hanno evidenziato la presenza del batterio della legionella. Pasti garantiti, comunque, nelle altre mense ma disagi per gli spostamenti, effettuati con i bus-navetta. La vicenda, oltre a mettere in ansia il personale, ha innescato una dura presa di posizione dei sindacati che parlano di situazione generata da mancati investimenti. Cgil, Cisl e Uil danno comunque atto dell'impegno della Marina Militare "per il ripristino delle mense arsenalizie, quantificabile intorno al milione di euro", ma aggiungono che la situazione richiede "un ulteriore finanziamento per la completa ristrutturazione". I sindacati ritengono comunque "indifferibile la sostituzione di macchinari e impianti vetusti. Dal fronte Marina la conferma degli accertamenti sulle cause.
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