Applausi a scena aperta per
"Boheme" al teatro Carlo Felice di Genova. L'opera pucciniana è
stata impostata sulle scene e i costumi coloratissimi del
pittore Francesco Musante che le hanno conferito un'atmosfera da
fiaba: la soffitta dei quattro amici sembra una piccola capanna
sospesa e per lasciare il posto al successivo Caffè Momus ruota
tintinnante come un carillon. Il regista Augusto Fornari nelle
due edizioni passate aveva giocato con le atmosfere dello
scenografo inventando per ogni personaggio un "doppio", un
bambino che suggeriva l'idea dell'eterna giovinezza interiore.
Al momento della morte di Mimì, i bambini scomparivano a
significare la presa di coscienza dei quattro artisti divenuti
improvvisamente "adulti". Nell'edizione vista ieri, i "doppi"
non sono stati inseriti il che ha reso meno convincente l'idea
della bella favola. Sul piano musicale è apprezzata una
eccellente direzione d'orchestra da parte di Andrea Battistoni.
Una lettura straordinariamente duttile.
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