La Liguria è il fanalino di coda della natalità in Italia. La cura dell'infertilità di coppia è uno strumento di lotta non secondario alla denatalità, sia mediante le cure tradizionali sia con le tecniche di Procreazione medicalmente assistita (PMA). Dagli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità ormai più del 2% dei bimbi italiani nasce da una tecnica di PMA. Il centro di Medicina della Riproduzione dell'ospedale Evangelico rappresenta una eccellenza nella cura dell'infertilità. Nel biennio 2018/19 sono state effettuate oltre 10.000 prestazioni ambulatoriali e sono stati iniziati 1.196 cicli di trattamento di PMA. È inoltre garantito il sostegno psicologico delle coppie in terapia.
"I risultati del centro si pongono al di sopra di quelli medi nazionali - sottolinea Mauro Costa, Responsabile Medicina della Riproduzione dell'Ospedale Evangelico -, il 21% delle coppie che iniziano un ciclo di terapia e il 31% di quelle che arrivano a effettuare il trasferimento in utero degli embrioni, ottengono una gravidanza (contro rispettivamente il 17% e il 27% delle coppie a livello nazionale). Inoltre, grazie al contributo dei cicli che utilizzano ovociti ed embrioni crioconservati, il 41% complessivo delle coppie arriva ad ottenere una gravidanza. A queste gravidanze si aggiungono quelle ottenute con le terapie più tradizionali femminili e maschili, mediche o chirurgiche, che per numero equivalgono a quelle da tecniche di PMA".
Il centro dell'Evangelico è considerato un modello organizzativo e strutturale di alta qualità, anche grazie alle moderne tecnologie ottenute con il contributo Otto per mille della Chiesa Valdese, e viene utilizzato dall'autorità competente (Centro nazionale trapianti) per i corsi di formazione degli ispettori regionali che visiteranno tutti gli altri centri italiani di PMA. Il personale del centro è inoltre coinvolto in due progetti europei sulla prevenzione degli eventi avversi in PMA e nel Tavolo tecnico recentemente istituito all'Istituto Superiore di Sanità a cui partecipano le autorità competenti e le società scientifiche del settore infertilità. "La presenza di un centro così qualificato nella nostra regione contribuisce a dare risposte concrete al problema della denatalità che colpisce particolarmente la Liguria - afferma Sonia Viale, assessore alla Sanità di Regione Liguria - Mi fa piacere rilevare un dato positivo che riguarda i tempi di attesa per la prima visita presso la Medicina della Riproduzione dell'Ospedale Evangelico, centro di riferimento regionale: siamo passati da oltre 70 giorni del 2017 agli attuali 40 giorni per le visite di coppia e 20 giorni per le visite dedicate alla infertilità maschile, che permettono di dare una risposta tempestiva alle coppie che desiderano intraprendere il percorso della procreazione medicalmente assistita, quando appropriata".
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