L'idea è realizzare una sorta di banca dei dati sanitari di tutti i liguri, raccogliendoli da ospedali e istituti di cura, seguendo tutte le regole di privacy e sicurezza, in modo da poter pianificare l'assistenza e le cure e porre le basi per fare ricerca. Il progetto, che coinvolge Università di Genova, Regione Liguria, Alisa, Asl e Liguria Digitale, è già in pista. "Siamo già partiti - ha annunciato il responsabile del progetto Alessandro Verri, professore di informatica dell'Università di Genova in occasione del convegno Federmanager Asdai Liguria -. Stiamo aspettando il via libera definitivo dalla Regione perché dovranno essere reclutate alcune persone per andare negli ospedali, per acquisire i dati da standardizzare. In un anno abbiamo promesso di essere capaci di dare una mano importante alla pianificazione sanitaria, avere già una prima base di dati attorno a cui far crescere poi altri 'cespugli". Più che banca dati, Verri la definisce data lake, un "grande lago" di dati "di qualità e fruibili" cioè "raccolti rispettando le corrette aspettative del paziente" che oggi sono divisi in tanti rivoli e domani invece confluiranno in un unico contenitore. "Vogliamo mettere in condizioni la Liguria di prendere decisioni basate sui dati", aggiunge Verri che sottolinea:"Non bisogna pensarsi schedati, ma attori di un progetto che consenta di curare meglio. I dati saranno messi a disposizione dell'amministrazione per fare pianificazione, per un'ospedale o una asl che deve capire come migliorare un reparto e organizzare la sanità in generale e quindi anche per essere strumento attraverso cui si possono fare progetti di ricerca" conclude Verri. E in prospettiva l'idea è coinvolgere anche aziende private"
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